Mostra fotografica
"PENSIERI E PAESAGGI"
Interni ed esterni, campagna e città, presenza umana e minerale, architetture urbane e luoghi della vita quotidiana luoghi familiari, già visti, ma per la prima volta 'guardati' con occhi diversi, dove tutto è sospeso tra passato e futuro e dove, come in un paesaggio di campagna, il mondo può essere immaginato come una visione che dà ancora stupore. La fotografia dunque come dispositivo capace di attivare un pensiero, attraverso il quale rileggere il paesaggio e il territorio, facendo ordine nel disordine. La fotografia come strumento di interpretazione del paesaggio: Attraverso uno scatto, è possibile documentare i cambiamenti del paesaggio nel tempo, dettati dall’azione umana o dalla natura stessa, la sua evoluzione, la sua degradazione o semplicemente l’immutata bellezza. La fotografia non è solo documentazione neutra e muta del paesaggio, ma ci consente di mostrare come, sul paesaggio, «è possibile leggere la stratificazione e le interrelazioni di elementi lontani nel tempo». Si sviluppano esperienze di rappresentazione del territorio che documentano trasformazioni in atto, luoghi noti e meno noti, istantanee di vita comune, processi di trasformazione territoriale.