"Monocromatika"
La Fotografia, superati i limiti tecnici che imponevano come unico strumento l’utilizzo di emulsioni in bianco e nero, si è sempre divisa tra chi vedeva il mondo a colori e chi in scala di grigio. Per lungo tempo appannaggio di un messaggio più autoriale e da reportage, forse un po’ snobbistico, il bianco e nero è indubbiamente un linguaggio che merita di essere approfondito, in grado di affascinarci con la sua immediata capacità di astrarre e cristallizzare la realtà. Per evitare che la nostra mostra collettiva fosse solamente una esposizione di fotografie legate da un tema comune, abbiamo intrapreso un percorso che ha toccato diversi temi: comprensione del linguaggio del bianco e nero, punti di forza e debolezze, storia ed analisi di autori. Il confronto e la condivisione delle nostre idee, gusti ed attitudini ci ha permesso di sfociare in questa mostra dove ognuno ha potuto mostrare le proprie diverse sensibilità nei confronti del mezzo fotografico declinato nel linguaggio del bianco e nero.
Quando si è trattato di decidere che locandina realizzare per la mostra abbiamo deciso di omaggiare un grande autore: Aleksandr Michajlovič Rodčenko. Rodčenko, attivo in Russia soprattutto negli anni ’20 e ’30 del ‘900, è stato un grande esponente del movimento d’ Avanguardia, un artista unico non solo nella cultura russa ma nel mondo intero. Le sue intuizioni, le sue prospettive ed inquadrature sono state talmente importanti per la Fotografia da risultare ancora oggi terribilmente attuali e tali da farlo assurgere tra i Grandi, anche se fuori dai soliti nomi noti.
E’ questo lo spirito di ricerca e conoscenza che ci anima e ci ha spinto, per la prima volta, a realizzare interamente all’interno del nostro gruppo fotografico la mostra che vi accingete a visitare: convinti dell’importanza di seguire interamente il processo fotografico, dall’ideazione allo sviluppo fino alla stampa, ci siamo muniti di una stampante professionale per poter chiudere il cerchio e gestire ogni singolo aspetto delle nostre fotografie.